Malattie reumatiche: Psp per un nuovo paradigma di cura
Le malattie reumatiche rappresentano un insieme eterogeneo di condizioni che non solo colpiscono le articolazioni ma coinvolgono anche diversi organi e sistemi. Artriti, connettiviti, vasculiti, disturbi del metabolismo osseo etc.: queste malattie possono manifestarsi in molte forme, spesso con sintomi debilitanti e una natura cronica. Sempre più necessaria è una revisione della gestione del malato, cui si aggiungono anche le cure domiciliari.
Malattie reumatiche: autoimmuni e croniche
Le patologie reumatiche, come molte delle malattie autoimmuni, trovano le proprie radici in un’anomalia del sistema immunitario, che scambia erroneamente i tessuti sani del corpo come minacce da combattere. Questo errore determina una infiammazione cronica a cascata, che può danneggiare gravemente organi e tessuti. Mentre in passato queste patologie potevano non essere riconosciute o diagnosticate tardivamente, oggi abbiamo acquisito una conoscenza approfondita e strumenti diagnostici più sofisticati che consentono di identificarle con maggiore precisione.
L’importanza di una diagnosi tempestiva
In Italia sono 5,4 milioni i pazienti colpiti da malattie reumatiche (circa una persona su dieci): numeri particolarmente alti che hanno un impatto importante sul Servizio sanitario nazionale. Solo l’artrite reumatoide, infatti, si stima arrivi a costare più di 3 miliardi di euro l’anno. Considerando le alte percentuali di possibile remissione, diventa cruciale una diagnosi tempestiva per avviare terapie mirate che possano rallentare la progressione della malattia e ridurre il rischio di complicazioni. Un’opzione a oggi ancora difficoltosa a causa dei sintomi iniziali difficilmente individuabili e spesso attribuibili ad altre cause, ma necessaria per evitare disabilità e compromissione della vita del paziente. Sempre in Italia si stima 1 milione di diagnosi tardive, con una media di 7 anni per alcune patologie specifiche.
Priorità: accesso rapido a diagnosi e cure
Durante il periodo Covid, in particolare nei primi mesi del 2020, si è registrato un calo preoccupante delle diagnosi rispetto all’anno precedente, creando un grande disagio per le persone con sintomi riconducibili alle patologie reumatologiche. Una situazione che ha messo in luce ancor di più rispetto al passato la necessità di modificare il paradigma di cura di questi pazienti.
I concetti chiave diventano necessariamente la multidisciplinarietà, per curare un ampio spettro di sintomatologie, e l’accesso rapido a diagnosi e cure anche grazie alla presa in carico territoriale. Si aggiungono, poi, l’assistenza nello svolgimento delle normali attività quotidiane compromesse dai dolori cronici – di cui il 57% dei pazienti risulta avere bisogno – e l’aderenza alle terapie, fondamentale per la buona riuscita del percorso di cura. È recentissima la proposta del Ddl 946, che propone una riorganizzazione e un potenziamento dei servizi sanitari in ambito reumatologico proprio alla luce delle necessità dei pazienti, concentrandosi non solo sulla malattia ma anche sulla persona e sull’impatto che tali patologie hanno sulla loro vita.
Un nuovo paradigma per i malati reumatologici
Per ridurre ulteriormente i disagi dei malati reumatologici (es. spostamenti lontani dalla propria residenza, tempi di attesa molto lunghi per accedere a visite specialistiche) che spesso hanno ricadute negative anche sull’aderenza terapeutica, stanno diventando via via più importanti le cure domiciliari. Queste possono aiutare il paziente nella corretta gestione della terapia – mantenendolo ingaggiato nel percorso – oltre a fornire un’assistenza utile nello svolgere attività quotidiane rese difficoltose a causa della malattia. Necessaria, inoltre, è la riabilitazione, che si inserisce in un percorso multidisciplinare.
A rispondere a queste necessità pensano oggi le home care company come Human AssistCare che, attraverso l’utilizzo di Patient Support Program e un network di operatori sanitari e socio-assistenziali, creano una rete di supporto fondata su comunicazione, condivisione e collaborazione, per sostenere i pazienti in tutte le fasi del percorso, assicurando continuità e qualità del servizio.
Un approccio olistico e multidisciplinare
Questo approccio, di tipo olistico, vuole superare la concezione del paziente considerato “oggetto” della cura e affidato ad una gestione “rigida e compartimentale”. L’approccio multidisciplinare dei PSP di Human AssistCare mira a far dialogare e far operare in sinergia le professionalità, sia ospedaliere che territoriali. La persona e il suo vissuto di malattia sono al centro. Il percorso di salute si trasforma grazie a un approccio educazionale multidisciplinare che non impatta solo la sfera fisica ma anche l’ambito sociale e psicologico. Gli interventi di assistenza, quindi, hanno l’obiettivo di adattarsi alla particolarità di ogni caso, anche dal punto di vista umano. Le soluzioni permettono al paziente di vivere in modo più sereno la propria quotidianità. In questo modo l’assistito può prendere decisioni in modo consapevole, fare affidamento sulla propria esperienza e, quindi, rispondere in modo attivo e positivo, seguendo la cura con i migliori risultati possibili.
Psp per l’aderenza alla terapia
Gli elementi basilari per determinare una buona aderenza terapeutica e quindi l’esito positivo del percorso di cura per i malati reumatologici sono l’educazione e l’engagement. Un passo fondamentale per aumentarli consistono nel fornire gli strumenti per rendere davvero autonomo il malato, potenziando le sue capacità di gestione del percorso terapeutico. Questo comprende strumenti digitali e non, per facilitare la tracciatura delle auto-somministrazioni e della corretta gestione del farmaco, includendo informazioni utili alla conservazione ed al trasporto nonché all’alimentazione da seguire.
Si aggiunge, inoltre, il supporto psicologico, che massimizza gli outcomes del percorso educazionale e della consapevolezza sulla terapia da seguire. Tale supporto aiuta infatti ad affrontare le normali difficoltà che vivono i pazienti affetti da una malattia cronica, oltre ai loro caregiver (es. timore di effetti collaterali, sfiducia nell’efficacia del trattamento, tendenza a dimenticare l’assunzione del farmaco). La sfera psicologica di paziente e caregiver è un aspetto fondamentale nel PSP e può essere garantito tramite incontri di persona con gli operatori sanitari, presso il domicilio del paziente, oppure attraverso contatti virtuali, tramite una piattaforma tecnologia innovativa abilitante – certificata come medical device – che la persona riesce ad attivare in modo smart e a gestire in autonomia, o sulla quale, in caso di necessità, può essere formato all’utilizzo dagli operatori del Psp provider.
Esigenze a cui Human AssistCare – la divisione della Home Care Company ItaliaAssistenza, leader nella progettazione, gestione e monitoraggio dei PSP – è in grado di rispondere attraverso una presa in carico ed un servizio integrato con approccio olistico a beneficio del paziente e caregiver a 360 gradi.
Supportata da una piattaforma digitale che permette di integrare l’assistenza domiciliare con i servizi di telemedicina e telemonitoraggio, Human AssistCare può fare affidamento su una squadra multidisciplinare di operatori sanitari e professionisti socio-assistenziali (infermieri, psicologi, fisioterapisti, nutrizionisti, medici specialisti) che risponde a tutte le specifiche esigenze del paziente, garantendo un supporto completo che coinvolge anche il caregiver e il medico curante.