Le patologie oncologiche sono sempre più malattie croniche: il ruolo ed i valori aggiunti dei PSP nel percorso terapeutico

Oggi il tumore è una malattia curabile in una elevata percentuale di casi. Ciò avviene quando l’ex paziente ha superato al 100% la patologia e la sua aspettativa di vita torna paragonabile a quella di un individuo che non è mai stato malato. In una percentuale ancora più alta, il tumore diviene una patologia cronica: una malattia che “non scompare”, ma che è possibile tenere sotto controllo efficacemente con terapie appropriate e controlli regolari. Aspetti fondamentali che, naturalmente, non possono essere separati dalla necessità di condurre una buona qualità di vita e di vivere in serenità il quotidiano.

 

Malattie oncologiche e cronicità: i costi sociali e sanitari

Le persone affette da patologie oncologiche ormai cronicizzate sono molte: circa 2 milioni, come emerge dall’ultimo convegno ‘Quando il cancro diventa una malattia cronica’, organizzato qualche mese fa a Roma da Fondazione Aiom – Associazione Italiana di Oncologia Medica in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro 2023. I pazienti oncologici cronici, hanno ribadito gli esperti, sono quelli con tumori che progrediscono lentamente o che alternano fasi di remissione e fasi di ripresa della malattia. I trattamenti disponibili oggi permettono di “controllare” la malattia anche per molto tempo, quindi una persona ha davanti a sé un buon numero di anni di vita, con il diritto di viverli appieno, occupandosi della propria famiglia, dell’attività lavorativa, viaggiando e dedicandosi in tutta serenità a ciò che ama.

Questa legittima aspirazione, condivisa peraltro da diverse Carte dei diritti dei malati, può talvolta scontrarsi con la necessità di sottoporsi a terapie a scadenze periodiche, a visite di controllo, esami diagnostici e a colloqui con il curante che richiedono spostamenti anche lontano dal proprio domicilio. Questo comporta un dispendio di risorse, sottrae tempo che si vorrebbe dedicare ad altro e può generare ansie e disagi. Sarebbe opportuno disporre di soluzioni e sistemi che non obblighino il paziente a spostamenti per visite e terapie, ma che garantiscano anche un’assistenza direttamente presso il suo domicilio. Questo avrebbe ripercussioni positive anche sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN), perché limiterebbe gli accessi ospedalieri impropri, snellirebbe la burocrazia e permetterebbe un migliore impiego delle risorse economiche e del personale dei centri di cura.

Le nuove esigenze del malato cronico

Un’organizzazione sanitaria in grado di porre il paziente al centro e di gestire il percorso di cura presso il suo domicilio costituisce la base per un reale cambiamento, che da organizzativo diviene psicologico e sociale con un miglioramento dello stile di vita. Il paziente oncologico, infatti, dovrebbe avere la possibilità di:

  • assumere le terapie domiciliari in modo regolare, puntuale e con le corrette posologie, eventualmente facendosi supportare da sistemi automatici di reminder
  • effettuare esami del sangue anche a domicilio, se non ha la possibilità di spostarsi agevolmente
  • disporre di un sistema di reminder per visite di controllo ed esami diagnostici al centro, eventualmente ricorrendo a soluzioni professionali e qualificate di accompagnamento al Centro in sicurezza con mezzi abilitati e personale qualificato
  • essere certo di poter contare sul riscontro del medico di Medicina generale e dell’oncologo ogni volta che è necessario.

Si tratta insomma di una vera rivoluzione dal punto di vista organizzativo, che incrementa la serenità nel quotidiano del Paziente e del suo Caregiver, concedendo maggiore tempo di qualità per fare quello che piace. Questo ha ripercussioni positive anche sulla compliance del trattamento, perché terapie e controlli si inseriscono con naturalezza nel quotidiano, senza interruzione della routine. Seguirli diviene quindi più semplice e automatico, con impatti positivi sull’aderenza alla cura ed al trattamento e quindi sui suoi benefici.

Il ruolo dei PSP in oncologia: funzioni e servizi

In questo nuovo approccio culturale della malattia cronica e nella reinterpretazione del percorso di salute del Paziente giocano un ruolo essenziale i PSP – Patient Support Program, che rappresentano un’opportunità complementare ed integrativa rispetto alla terapia ed al percorso diagnostico terapeutico fornito dalle strutture ospedaliere. I PSP sono un insieme di servizi sanitari (e non) progettati per supportare i pazienti nella gestione della patologia e del percorso terapeutico, migliorando l’aderenza ai percorsi di assistenza e permettendo una maggiore autonomia, a beneficio della loro qualità di vita e di quella dei loro familiari e caregiver. I PSP, infatti, possono accompagnare i pazienti oncologici nel percorso quotidiano per unire aderenza alla cura, controlli regolari e attenzione all’aspetto psicologico, con servizi di assistenza a 360°.

Vediamo nel dettaglio alcune soluzioni offerte dai Programmi di Supporto al Paziente.

Assessment preliminare ed onboarding del Paziente

Grazie al colloquio con un operatore e con l’ausilio di strumenti di intelligenza artificiale si assicura un assessment clinicamente validato e l’engagement del paziente, essenziale per la presa in carico e per predisporre un percorso di assistenza basato sulla fiducia e sulla certezza di avere sempre qualcuno su cui contare. Avere un paziente “engaged”, quindi consapevole non solo dei diritti ma anche dei propri doveri nell’ambito del proprio percorso di cura, significa poter contare su un partner decisionale che collabora con i clinici, gli infermieri e il centro stesso nel raggiungimento del proprio obiettivo di benessere.

Counseling infermieristico

A questo si associa spesso un counselling infermieristico di supporto, che contribuisce a facilitare l’accettazione della patologia e dei suoi impatti e rende più consapevoli sul percorso terapeutico, anche complesso, dirimendo eventuali dubbi anche grazie alle rassicurazioni di un infermiere specializzato.

Diagnostica a domicilio

I PSP, inoltre, mettono a disposizione servizi di diagnostica a domicilio che abilitano, ad esempio, prelievi ematici, o rilevazioni e monitoraggio periodici di parametri vitali (anche tramite piattaforma di Telemedicina) e altri controlli o prestazioni diagnostiche necessarie (per esempio radiologiche), per un rilevamento continuativo dello stato di salute del paziente.

Supporto psicologico

Essenziale nei PSP in campo oncologico è anche l’attenzione dedicata al benessere psicologico: nel caso in cui il team del Centro (che ha la responsabilità della cura del Paziente) non preveda la disponibilità di uno psicologo di supporto, nell’ambito di un PSP è possibile attivare percorsi di counselling e supporto psicologico per Paziente e Caregiver, eventualmente mediati e integrati con App dedicate per supportare il dialogo con il Care Team, il paziente e il suo caregiver.

Questo permette al paziente di ricevere ascolto e conforto anche a distanza, grazie alla presenza della centrale operativa e del personale sanitario del provider, di un esperto che può rispondere a domande o dubbi che riguardino le evoluzioni della patologia, assicurando quell’”ascolto attivo” così importante per vivere con più consapevolezza e serenità possibile il proprio quotidiano.

Trasferimento in sicurezza

Nel caso sia necessario recarsi fisicamente al centro medico per sottoporsi a controlli o esami specialistici, il PSP può mettere a disposizione anche un servizio di accompagnamento per il paziente, tramite personale OSS e autisti dedicati e formati, ai quali il Paziente ed il Caregiver si possono affidare in piena fiducia, con mezzi, supporti e strumenti idonei per carrozzelle e, nei casi più complessi, anche ambulanze con lettino, se la situazione lo richiede.

Digital Experience “empatica” e intelligenza artificiale al servizio del Paziente

Le soluzioni tecnologiche innovative proposte oggi dal mercato nazionale italiano, ed integrabili nei PSP, aprono nuovi scenari sulle modalità di assistenza ai Pazienti oncologici. Con gli obiettivi di non farli mai sentire “soli” e “smarriti” nel proprio percorso terapeutico, soprattutto nei momenti in cui il Caregiver non è con loro e quando non ci sono “punti di contatto” con il Care Team del PSP provider o con il Team del Centro, sono nate soluzioni sviluppate ad hoc che adottano un approccio smart ed “empatico”.

Esistono per esempio app di gestione semplice e immediata che informano il paziente sul percorso di cura, lo mantengono aggiornato, lo mettono in contatto con il personale sanitario ogni volta che lo desidera e molto altro ancora, sempre partendo dalle esigenze specifiche caso per caso. Inoltre, sono in corso di sperimentazione soluzioni smart sviluppate da importanti Atenei per seguire i pazienti e aiutarli nell’assunzione delle terapie, supportando i Medici dei Centri nel monitoraggio dell’aderenza al percorso diagnostico-terapeutico, anche utilizzando device ormai diffusi ovunque e facilmente reperibili.

Gli sviluppi in corso sull’intelligenza artificiale e le nuove frontiere di analisi dei dati strutturati dei “Patient Digital Twin” (#DigitalTwin) hanno già iniziato a tracciare le nuove strade della ricerca sia per la diagnosi precoce dei tumori che per la sperimentazione innovativa decentralizzata delle terapie per la cura delle patologie croniche e delle Digital Therapy (#DTX) di supporto.

I PSP provider affiancano le aziende ambiziose ed innovative che intendono avviare percorsi di supporto ai Pazienti, altamente innovativi e sempre meno “invasivi” della vita quotidiana di Pazienti e Caregiver.

I PSP e una nuova esperienza di salute

Ciò che i PSP offrono è una forma di new experience health, che non sostituisce il SSN e non si affianca semplicemente ad esso, ma lo integra, con un supporto complementare che in molti casi permette di colmare deficit di organizzazione e risorse, che una volta risolti fanno la vera differenza per quello che riguarda la qualità di vita dei pazienti.

I PSP sono il risultato della collaborazione tra competenze e multidisciplinarietà del team di medici e professionisti, capacità di management ed impiego di tecnologie digitali che confluiscono in una gestione del paziente personalizzata, empatica e a tutto tondo –  olistica – a beneficio dell’aderenza terapeutica e del benessere quotidiano.

Le nuove frontiere dei PSP trovano le loro “radici” e beneficiano di tutte le esperienze degli anni passati, dai PSP tradizionali validati di assistenza e supporto sanitario- multidisciplinare a domicilio per la massimizzazione dell’aderenza terapeutica ai servizi logistici per garantire l’accesso alla terapia (come in epoca COVID con consegna a domicilio del farmaco), fino ai Digital PSP (tramite APP native e portali web per l’engagement ed empowerment del Paziente) ed al counselling infermieristico e supporto psicologico da remoto a Pazienti e Caregiver “ dice Fabio Tinello, Head of Business Development & Sales di HumanAssistCare. “Si moltiplicano, anno dopo anno, le startup tecnologiche ed i service provider che comunicano la mission di innovare, semplificare, rafforzare l’ecosistema sanitario italiano: il “cuore” e valore aggiunto rimane sempre la competenza e lo “human touch” applicato sia nelle fasi di progettazione delle soluzioni tecnologiche sia nell’erogazione di servizi sanitari e socio-assistenziali diretti ai Pazienti e Caregiver.”

Nello specifico, i PSP progettati ed erogati da Human AssistCare sono:

  • coordinati e monitorati da una centrale operativa sotto la supervisione di un program-service manager
  • supportati da una piattaforma tecnologica avanzata per la gestione dei dati di servizio, di Pazienti e Medici dei Centri, in compliance con il GDPR e validata per essere utilizzata anche per la condivisione di dati di salute con i Medici dei Centri, con funzionalità di Telemedicina e TeleVisita a disposizione di Medici dei Centri e Pazienti
  • garantiti da un network di operatori sanitari e socio-assistenziali presenti in modo capillare sul territorio nazionale per assicurare una copertura anche delle zone remote e meno collegate, proprio laddove ci sono pazienti che potrebbero trarre maggiore beneficio dalle possibilità offerte da questi programmi di assistenza ed accesso al percorso terapeutico.

Con lo “Human Touch” che ha da sempre caratterizzato i PSP di ItaliAssistenza, oggi le aziende farmaceutiche ed i produttori di medical devices possono concretamente fare la differenza nel percorso terapeutico e nella qualità di vita dei Pazienti cronici e dei loro Caregiver che li assistono quotidianamente.

Contatta Human AssistCare per avere maggiori informazioni sui PSP dedicati alla gestione dei pazienti con patologie croniche e conoscere anche le soluzioni dedicate ad aziende farmaceutiche e produttori di medical devices.